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venerdì 28 ottobre 2011

Sabato 29 ottobre in edicola 'Il Ruvido', il ruggito della satira.



Visto il periodo tutt'altro che allegro, meglio prenderla a ridere. Dopo il Male, arriva in edicola un nuovo settimanale satirico. Si chiama "Il Ruvido" sarà in edicola ogni sabato a 1 euro. A guidare il settimanale ci saranno Roberto Corradi e Marco Presta, storica voce del Ruggito del Coniglio. Con loro un parterre di nomi di rilievo: a partire da Enrico Vaime, Greg e Marco Melloni. Ed ancora Margherita Hack, Gianni Fantoni, Bebo Storti Alessandro Rossi e molti altri. La prima uscita sabato 29 ottobre


 Così lo presenta la Stampa:

Spettacoli
25/10/2011 - IL CASO

Ecco "Il Ruvido", il ruggito della satira


Una delle vignette dal primo numero del "Ruvido" di PORTOS (Drimcamtrù srl) Da sabato in edicola la rivista
fondata da Presta e Corradi:
"La politica? Meglio raccontare
l'inferno dei parcheggi in centro"
GIUSEPPE BOTTERO
torino

Il periodo d'oro della satira è tornato? Prima "Il Male", la vecchia pubblicazione riportata in vita dopo un trentennio dalla coppia Vincino-Vauro. Poi "Il Nuovo Male" di Sparagna, allegato a "Frigidaire", quasi uno schiaffo ai vecchi amici. Adesso è il turno del "Il Ruvido", settimanale di 16 pagine firmato da Roberto Corradi e Marco Presta, in edicola ogni sabato a un euro. L'obiettivo è ambizioso, dice Corradi: «Raccontare gli italiani allo stato brado nell'esercizio della loro italianità sfrenata, mentre lavorano o fingono di farlo, mentre pagano le tasse o cercano modi fantasiosi per non farlo».

Botte da orbi alla politica, naturalmente, ma non solo. «Anzi- dice Presta, conduttore del "Ruggito del coniglio", in onda ogni mattina su Radio 2- l'idea è fare un giornale umoristico, con punti di vista diversi sulla vita di tutti i giorni. Berlusconi e gli altri? Ormai sono nauseanti, resteranno sullo sfondo. Meglio scherzare sui parcheggi, sui mutui, sulle fidanzate che ti lasciano e le mogli che chiedono gli alimenti. Tutte cose di cui si parla nella vita reale».

Niente concorrenza con la banda di Vauro, quindi. «No, siamo diversissimi. L'ispirazione sono i giornali umoristici come il "Marc'Aurelio". Vogliamo entrare nel privato, nei rapporti di lavoro. Il modello è la commedia all'italiana- prosegue Presta- il punto più alto della nostra comicità». Il team? «Un'associazione a delinquere- aggiunge il co-direttore-. Margherità Hack curerà l'oroscopo, avremo rubriche curate da Franca Valeri, Bebo Storti, Gianni Fantoni, Stefano Ferrante. Dai prossimi numeri collaborerà anche Gigi Proietti. Tutta gente che, come noi, ha sviluppato il muscolo dell'ironia». L'avventura del "Il Ruvido" parte il 29 ottobre. Ad affiancare il settimanale, un sito curato da Roberto Corradi con video e materiali extra.

Bocchino e la macchina del fango (chiavi in mano) - the hand

La Repubblica lo presenta con
LA VIDEOPRESENTAZIONE

Nella presentazione si legge: "il Ruvido", il settimanale che osserva gli Italiani allo stato brado nell'esercizio della loro italianità sfrenata, mentre lavorano o fingono di farlo, mentre pagano le tasse o cercano modi fantasiosi per
non farlo. Gli Italiani intercettati nel loro quotidiano che, se pur intercettati, non si fanno leggi per impedirlo ma fieri si ostentano al mondo intiero (intiero con la i). Commenteremo e, laddove il caso, sghignazzeremo per le esternazioni berlusconiane e bersaniane ma parleremo di tutto il resto, di quello che dà vita al quotidiano di tutti noi. In questo caso... al settimanale".


Dalla galleria di Repubblica ho estrapolato ...
Un interessante nuovo punto di vista sulla storia italiana di Marco Presta




http://www.repubblica.it/images/2011/10/26/114213371-07764881-2894-49e5-8de4-388794f99950.jpg


Facce da Qu...adri! ... la celeberrima rubrica di Roberto Corradi ... famosa per trovare  somiglianze artistiche gà dal 2005... un maestro insomma ;-)
http://www.repubblica.it/images/2011/10/26/114212697-35f6900d-f161-4b1e-bc8b-eb8cac616e69.jpg


La copertina :
http://www.repubblica.it/images/2011/10/26/114212740-6685bde0-22a9-4ce9-a01b-ce83ea96d8e6.jpg
La copertina


 e  ricordatevi di passare in edicola https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-4H3Wzq-7zejoFHq1TDvb5mH1T_yQzzFFAXFYYsBsC-_HjVZWPCwc6PlC7fudAcz5RXbfbQYwDImfObygvZK8IrlAGZrH0n47226m53jKnAbEahSX8kel_HZkEdipBH9WG2RXOhhv-YA/s1600/fany.smile.png  https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-4H3Wzq-7zejoFHq1TDvb5mH1T_yQzzFFAXFYYsBsC-_HjVZWPCwc6PlC7fudAcz5RXbfbQYwDImfObygvZK8IrlAGZrH0n47226m53jKnAbEahSX8kel_HZkEdipBH9WG2RXOhhv-YA/s1600/fany.smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png

http://www.ilruvido.it/wp-content/uploads/2011/10/ruvido-coming-soon1.gif

mercoledì 25 maggio 2011

Il ballottaggio del qua qua

Il ballottaggio del qua qua

Milano: 




Pisapio - Giuliano Pisapia
Come ha giustamente sottolineato Berlusconi qualcuno ha remato contro
la povera Moratti.
Ad esempio gli elettori. Proprio per evitare ulteriori complotti lo staff di Giuliano gli ha consigliato di restare completamente immobile in una camera sterile.

Laterizia Moratti - Letizia Moratti
Nonostante la mazzolata spera ancora di vincere. Tutti ormai la considerano però una donna fuori dal Comune e gli alleati leghisti al suo passaggio si toccano le parti intime, come antico rituale celtico ("Siamo con te, alleata dalla turpe acconciatura").



Napoli:




Loro di Napoli - Gianni Lettieri
Il candidato del PdL è un uomo di Cosentino, e di casa è il problema dell'immondizia. Il premier per aiutarlo tra i condoni e promesse varie è pronto ad una mossa estrema: governare bene.
Certo , quando le bugie sono troppo grosse ... l'avversario ...

Lex Willer - Luigi De Magistris
Adora la raccolta differenziata , tanto che vuol tenere separato Idv anche da Pd.
Ma per vincere ... degli altri non se ne può fare a meno.



Per leggere l'intero testo di Marco Presta cliccare sull'immagine sopra.

Articolo del Misfatto di domenica 22-5-11
Disegni di Franco Portinari


PS :


Pisapia ha contravvenuto agli ordini dello staff ... è suscito dalla camera sterile e ...

In via Vincenzo Monti ha sentito una donna chiedere aiuto. Pisapia interviene e sventa un furto d'auto. Ironia su Twitter: "Altro che Batman!"


martedì 26 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 18 - 25 aprile 2011


NICOLE MINETTI
C’è un solo modello di Stato in cui il nostro Paese si riconosce sempre pienamente: 
il “non sono Stato io”. Nicole Minetti ha presentato nei giorni scorsi ai pm di Milano una memoria difensiva che, al confronto, quelle di Tarcisio Burgnich impallidiscono: dodici pagine fitte fitte nelle quali ribadisce con forza che il suo ruolo di consigliera regionale non prevedeva anche il consigliare a Silvio Berlusconi le escort più procaci per le sue feste eleganti. 
Non ha peli sulla lingua la bella Minetti, ma da un’igienista dentale c’era d’aspettarselo.
Le responsabilità, sempre secondo indiscrezioni trapelate, sarebbero state attribuite a Lele Mora ed Emilio Fede, la qual cosa conferma che se il barile è l’unità di misura degli idrocarburi liquidi, lo scarica-barile è quella dei politici coinvolti negli scandali.
Nicole, la piccola vedette lombarda, si è comportata come un arbitro di serie A: in vista di una punizione, si è subito preoccupata di calcolare la giusta distanza.
Peccato, perché guardando i volti franchi e candidi del Direttore del Tg4 e del noto agente dello spettacolo, appare veramente difficile credere che abbiano potuto fare qualcosa di più trasgressivo del buzzico rampichino.


ROBERTO LASSINI
 E’ lui l’avvocato lombardo autore dei manifesti “Via le Br dalle procure”, cui avrebbero dovuto far seguito altri cartelli recanti le scritte “Via i licantropi da Raitre” , “Via i daltonici dalla scuola pubblica” e “Via Eleonora Brigliadori dall’Isola dei Famosi” (quest’ultimo, senza dubbio il più rilevante da un punto di vista politico). 
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito i poster in questione una “provocazione ignobile”, espressione che è stata immediatamente strumentalizzata dal centrosinistra e fatta passare per una velata critica all’operato di Roberto. 
“Sono pronto a chiarire, ma non mi ritiro”, ha dichiarato Lassini, esponendo un manifesto con su scritto “Via i meridionali dal Quirinale”. 
Purtroppo, la sua opera innovatrice e moralizzatrice è stata interrotta con la banale scusa del vilipendio all’ordine giudiziario: al giovane esponente del centrodestra, escluso per volontà del Sindaco Moratti dalle liste Pdl per le amministrative, non è stata data quella fiducia che magari, con il tempo e l’esperienza, l’avrebbe portato a concepire un manifesto che, finalmente, tutti avremmo potuto condividere davvero: “Via gli imbecilli dalle Istituzioni”.

BANCHE ESTERE
Estere o non estere, questo è il problema affrontato dalla seconda sezione penale del Tribunale 
di Milano: no, le banche estere non sono colpevoli di aggiotaggio informativo nell’ambito del processo Parmalat, questo dice la sentenza in primo grado. 
Esse non erano a conoscenza che i titoli proposti da Calisto Tanzi erano, in realtà, solo dei drammatici titoli di coda. 
Del resto, l’ingenuità dei banchieri è leggendaria: molti di loro non sanno con esattezza ciò che propongono ai risparmiatori, non se ne interessano, almeno due su tre, apprendiamo da una recente indagine Doxa, sono convinti di vendere al pubblico idrosanitari e articoli di arredo bagno. 
Insomma, le banche non hanno manipolato le comunicazioni al mercato per  i loro biechi interessi. “Quanta cattiveria c’è al mondo, quanto malanimo – ha commentato un alto dirigente della Morgan Stanley – eppure, vi garantisco, la sola commissione che ho ottenuto da Tanzi è stata quando il patron di Parmalat mi ha chiesto se, dato che uscivo, gli prendevo due etti di cotto senza polifosfati e un paio di stracchini di nonno Nanni”.

REMIGIO CERONI

Quando un leader si accorge che nessuno gli vuol bene, sente sempre una stretta al quorum, ma non è questo il caso del nostro Premier Silvio Berlusconi, cui i suoi parlamentari cercano in tutti i modi 
di dimostrare un profondo affetto. 
Il Remigio in questione ha proposto addirittura di mortificare ( o era “modificare”?) l’articolo 1 della Costituzione, onde conferire più forza alla maggioranza, limitando il potere di controllo del Quirinale e della Consulta. Del resto, ve ne sarete accorti guardandolo parlare in tv, il Presidente del Consiglio 
è talmente abituato a fare ricorso ai Ceroni, che ha deciso di utilizzarli anche per ringiovanire l’immagine della nostra Carta. La proposta di legge depositata da questo brillante parlamentare prevede, tra le altre cose, che il Primo Ministro indossi un parruccone con i boccoli, delle scarpe con delle grosse fibie e sieda su un’enorme poltrona di velluto rosso. Davvero interessante l’iniziativa 
del deputato Pdl: appare senza dubbio lodevole il gran lavoro che ha fatto per intervenire in maniera radicale su un tema così delicato, specie considerando il fatto che, per sua stessa ammissione, fino a una settimana fa era convinto che" l’articolo Uno "fosse un gruppo rap.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.pngTratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
L'Angelo  

- Il Premier attacca Fini: "Stà coi giudici..."
- E' la separazione delle carriere, figliolo. Hai presente: "Guardie e ladri"?


Etichette: berlusconi, Fini, L'Angelo

- E' bagarre nel PdL ma il candidato sindaco è irremovibile
- La Moratti stavolta si è impuntata
- Veramente dicevo il Lassini




 I RealitiSCIO***********************************

- Insegna "Faccetta nera"in classe . Il Prof dice che è storia...
- Non è ancora arrivato all'olio di ricino?
- Quello è scienze mica storia




Gli Italian Galery*******************************


Futuro Rosa
Etichette: Asor Rosa, berlusconi


video

Etichette: Sesso bugie e Ruibygate, sex lies and Rubygate




Lassini Roberto


 Allegoria delle Libertà
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, PDL


Socialismo veale
Etichette: Galan, socialista, Tremonti


Uovo responsabile
Etichette: responsabili, rimpasto dopo Pasqua, Scilipoti

 

by PORTOS Comic strip

mercoledì 20 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprile
appendice alla settimana in vignette: 11 - 18 aprile 2011


EMMA MARCEGAGLIA

   La solitudine dei redditi primi: la Presidente di Confindustria ha denunciato
il vergognoso abbandono, da parte delle Istituzioni, degli imprenditori italiani.
Per solidarietà con gli industriali, il nostro più importante quotidiano finanziario dovrebbe addirittura cambiare nome
e diventare Il Solo 24 ore. Il Ministro dell’Interno Maroni ha provato ad avanzare una proposta interessante, per interrompere quest’avvilente isolamento: convogliare
i migranti dall’affollata Lampedusa alle ville dei nostri principali manager, i cui parchi potrebbero trasformarsi in dei centri d’accoglienza ideali. Sarebbero una bella compagnia per i poveri imprenditori.
La proposta, purtroppo, non ha suscitato il consenso unanime che ci si aspettava. L’Amministratore Delegato SergioMarchionne s’è dichiarato d’accordo con l’amaro sfogo di Emma Marcegaglia: “Anche qui in Fiat ci sentiamo soli, molto soli… non siamo fatti oggetto della minima attenzione… figuratevi che nessuno ci ha avvertito che pure la Chrysler produceva automobili, sennò non ne avremmo mai rilevato il 30%... noi credevamo che Chrysler fosse una marca di spumante…”. L’estate si avvicina e noi ci sentiamo di dire una sola cosa ai nostri lettori: non abbandonate gli industriali sulle statali.
UGO SPOSETTI

   Esistono grandi valori ideali intorno ai quali, al di là del partito d’appartenenza e delle tante polemiche, i nostri politici si compattano immediatamente: ad esempio, i soldi pubblici.
Di fronte alla sovvenzione, si stringono a coorte e son pronti alla morte ( l’Italia pagò!).
L’onorevole del Pd Ugo Sposetti ha proposto, suscitando un’autentica ola in Parlamento, l’aumento di 185 milioni annuali delle sovvenzioni pubbliche ai Partiti, una decisione che certamente susciterà l’entusiasmo popolare, in questo momento di crisi.
La somma sarà destinata alle “Fondazioni culturali” delle varie formazioni politiche: è risaputo, del resto, quanto siano febbricitanti e insaziabili le esigenze culturali di La Russa, di Scilipoti, di Gasparri e di Di Pietro, che recentemente, non a caso, ha pure rinnovato il proprio abbonamento a Zagor.
In fatto di finanziamento pubblico, com’è stato giustamente sottolineato dagli osservatori più attenti, quello proposto dal tesoriere Sposetti è il cosiddetto modello alla tedesca e consiste in questo: una volta presi i soldi, si scappa a bordo di una Mercedes ( tutta un’altra cosa rispetto al modello alla francese dove, al massimo, puoi scappare a bordo di una Renault).


 PIPPO BAUDO

   Doveva essere un programma sull’Unità, alla fine invece hanno dovuto separarli. Che amarezza, che senso d’abbattimento. Durante la realizzazione di Centocinquanta,
la trasmissione di Raiuno per celebrare il prestigioso compleanno nazionale, Baudo, dopo una breve lite, avrebbe sputato in direzione dell’autore Claudio Donat Cattin, peraltro senza prenderlo, episodio questo che conferma una convinzione diffusa: Pippo in televisione non fa più centro da anni. Questa incresciosa vicenda salivare testimonia l’escalation d’aggressività che contraddistingue l’Italia in questo tormentato periodo: oltre ai calciatori e agli ospiti dei talk show, anche i rappresentanti delle Istituzioni si mandano ormai di continuo a quel paese e si prendono a mazzate.
Se il Presidente della Repubblica dovesse aprire il discorso di fine anno alla Nazione, con uno “Statemi bene a sentire, cornutacci…”, sarebbe il segno inconfutabile di un degrado inarrestabile. Per quanto riguarda l’impreciso scaracchio di Baudo, su cui attualmente sta indagando l’Espettorato del Lavoro, si tratta di un avvenimento talmente squallido che lo stesso Bruno Vespa si è rifiutato di ricostruirlo con uno dei suoi bei plastici.



ANGIOLINO ALFANO

   Nel corso della settimana, il Presidente del Consiglio lo ha indicato come suo possibile erede al soglio di Palazzo Chigi. Certo, dopo un Premier vivace e poliedrico come Silvio Berlusconi, Alfano potrebbe sembrare agli elettori di centrodestra una figura minore: un Premier di consolazione, diciamo. La scelta avrebbe suscitato un certo scontento tra gli altri possibili delfini, da Cicchitto alla Santanché. Gianni Letta, ad esempio, si sarebbe lamentato con Bonaiuti, dicendo “Toccava a me! Non c’è più Giustizia!” senza rendersi conto che è stato proprio questo obiettivo - centrato grazie alle numerose riforme di Angiolino, dal processo breve al bavaglio per le intercettazioni - ad aver spinto Silvio a sceglierlo. Nessun Ministro più di quello di Grazia e Giustizia ha, infatti, frecce al proprio arco per ingraziarsi Berlusconi: Mariastella Gemini, in extremis, aveva proposto un enorme toboga che, dal piazzale della Sapienza di Roma, convogliasse
le studentesse più procaci verso Palazzo Grazioli
ma il progetto, pur affascinante, è apparso subito di difficile realizzazione, per colpa delle solite, intollerabili lentezze burocratiche che affliggono il nostro Paese.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.pngTratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Sempre da Misfatto
RISVEGLI E PRONTO SOCCORSO                                                           Testo di Stefano Ferrante

   “Sono tutti in osservazione dal 1999, ma non riusciamo ancora a spiegare il mistero, qual è l’interconnessione tra lo stato di salute dei pazienti”. Il professor Trimanzi, direttore del Centro di studio sul Mutuo Soccorso Precadaverico del Sant’Ondigonda Hospital di Busto Arsizio spiega: “Vogliamo capire perché ogni volta che per quel paziente là, Silvio B. , sembra finita, qualcuno degli altri intorno a lui fa qualcosa che lo tira su”. “In particolare” aggiunge in dottor Herzeneimhof, considerato l’erede di Oliver Sacks “sono i pazienti comatosi della sala Pd, quelli che hanno i maggiori effetti terapeutici su quello che noi definiamo Impunito Precadavere Dominante. L’altro giorno stavamo per staccargli la spina. Silvio B. gridava nel sonno: “Rubyyy, Ghediniii, San Vittore nooo”. Poi è sprofondato in un coma profondissimo, sembrava non ci fosse niente da fare e invece è successo ancora. Si sono destati i soliti e lui si è ripreso”. “Il primo a prendere l’iniziativa è stato questo qui, Walter V.” racconta il professor Trimanzi “un mese fa stavamo quasi per espiantargli gli organi, ma poi ha iniziato ad alternare il coma con stati di veglia confusionale, in cui diceva di essere il premier ombra, chiedeva una telecamera come un tossico in astinenza si rivolge al Sert. All’aggravarsi di Silvio B. è stato il primo a risvegliarsi, con il sardo che non parla mai, Beppe Pis. della sala Pd-l. Insieme hanno scritto una lettera al Corriere della sera per proporre un governo con tutti dentro. E’ la certificazione che i due hanno riportato danni permanenti, una prova che ha fatto migliorare subito i parametri clinici di Silvio”. Herzeneimof lo interrompe: “Decisivo è stato il risveglio di Luciano Viol. Quando ha urlato “Magistrati boia!!!” Silvio B. è uscito dal coma, ha nominato un altro sottosegretario e annunciato la legge sulle torture ai giudici politicizzati”. L’equipe che segue il progetto, finanziato anche dalla Nasa, sta studiando le parole chiave che rianimano l’arzillo Impunito: “Quelle più efficaci” precisa Trimanzi “sono state Bicamerale, Riforme e Federalismo. Le ha inventate il paziente in fondo, Massimo D’A., che ogni tanto nel coma sembra sogni di giocare a Risiko, di fare l’ammiraglio. Per ora dorme, ma se Silvio peggiora ci aspettiamo qualche iniziativa. Pensi, l’altro giorno Berlusconi lo ha anche citato mentre, durante una fase di coscienza, sconsigliava ai giovani di farsi crescere la barba, perché nasconde il volto.
“Meglio i baffetti” ha detto l’Impunito “dietro ci può essere un vecchio amico”.
 Testo di Stefano Ferrante

Etichette: berlusconi, Berlusconi infastidito dalla barba


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Altre vignette della settimana di Portos:


Gli Italian Galery*******************************

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVI7yHMsZy7fJM-BeNy-LPkAaclJgwRfz_yPTLJoOJxftNkq4YR2VqzU3M9IGO9S_sBfUBoeCf1t-WV69ADSKJ4pZuvcsCTJ8ulcXkZrluyyGJfGGIQGfLyRvKlkYT7WkEP-vHoc8oaUs/s1600/stato.jpg
Stato di diritto                                Stato del dritto
Etichette: berlusconi, Napolitano, Stato di Diritto

sogno eretico
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, sogno


Capo contraffatto
Firme false per la lista di Formigoni
sotto inchiesta dieci consiglieri pdl
by PORTOS Comic strip

lunedì 11 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 10 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos -10 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 4 - 11 aprile 2011


 CESARE GERONZI
 
E’ l’unico grande manager italiano il cui nome, dopo averlo pronunciato, fa venire voglia di esclamare “paraponziponzipò”. Provateci e ve ne accorgerete. In settimana, Geronzi  ha dato le dimissioni dalla Presidenza delle Generali e, appena l’ha fatto, il titolo in Borsa ha cominciato a volare. 
Una commovente manifestazione di stima da parte degli ambienti dell’alta finanza. 
Democristiano, amico di Giulio Andreotti, ha finanziato D’Alema e Berlusconi, il Psi e il Manifesto. Insomma, escluse le Br e i Cugini di Campagna, s’è occupato di tutti i grandi gruppi italiani, 
dagli anni settanta ad oggi. 
I giornali hanno riportato, nei giorni scorsi, una sua frase che,
a detta degli osservatori più attenti, gli é stata fatale.
Parlando delle Generali, infatti, avrebbe detto: “La Compagnia è eterodiretta”.
Diego della Valle, potente consigliere d’amministrazione, non l’avrebbe mandata giù: 
“Alle Generali abbiamo tanti difetti – questo il suo commento – ma ci piacciono le donne…”
Così, Geronzi è stato costretto a dimettersi, incassando una buonuscita senza precedenti.
Come ha detto un grande economista americano, commentando l’uscita di scena del canuto Cesare: 
“Purtroppo… sono sempre i milioni che se ne vanno…”


DIEGO DELLA VALLE
In Italia siamo abbastanza bravi a fare le cose con i piedi, è quindi normale che sia un produttore di calzature a occuparsi del restauro del più importante monumento italiano: il Colosseo. 
La Tod’s di Della Valle ha colto al volo la ghiotta occasione di legare il suo nome al simbolo per eccellenza del nostro Paese: Scarpe diem, è veramente il caso di dirlo. 
Lo sponsor pagherà tutti i lavori, ottenendo in cambio lo sfruttamento commerciale per 15 anni dell’immagine del Colosseo: per fortuna è tramontata l’ipotesi iniziale, cioè di restaurarlo ritoccandolo leggermente, per farlo somigliare a un mocassino.
Già si parla comunque di un sequel de Il Gladiatore, in cui Massimo Decio Meridio affronta nel duello finale un gigantesco guerriero teutone, brandendo un calzante. 
Alla luce del prestigioso precedente in questione, la Pfizer, azienda farmaceutica svizzera che produce il Viagra, ha chiesto di sponsorizzare eventuali lavori alla torre di Pisa. Diego Della Valle ha senza dubbio messo a segno un bel colpo, non c’è che dire, il rischio adesso è che, galvanizzato dal successo, inizi una campagna ancora più sfrenatamente ambiziosa. Se si accorge che l’Italia è a forma di stivale, è finita.

MAURIZIO BIANCONI


   Quali formichine operose, tutti i parlamentari della maggioranza, seduti ai loro banchi, 
stanno scrivendo con zelo e impegno il tema “Come salvare le chiappe a colui il quale, se i magistrati lo condannassero, poi a voi toccherebbe andare a lavorare. 
Proponete una legge, anche comica. Svolgimento”.
Il deputato Maurizio Bianconi, che in effetti possiede un nome da capoclasse, ha già consegnato il suo lavoro: le intercettazioni si potranno fare, ma non serviranno alla ricerca di prove, 
né saranno allegate alle carte processuali.
In sostanza, si tratterà di semplice gossip, di un simpatico pettegolezzo: le intercettazioni saranno stampate su carta patinata e distribuite tra parrucchieri e sale d’aspetto dei dentisti.
L’On. Rossetti, invece, sta lavorando al cosiddetto “Dogma dell’infallibilità del papi”, che dovrebbe porre al riparo il Premier da brutte sorprese, a differenza del sottosegretario Nerelli, che avrebbe elaborato “la non perseguibilità di chiunque stipendi una persona di nome Gattuso”, mentre il sen. Giallini starebbe per consegnare il suo componimento, una trattazione 
di grande sottigliezza giuridica dal titolo “A Berlusconi nun je dovete da rompe li cojoni”. 
Speriamo si sbrighino, la fine del quadrimestre si avvicina.


 BENITO MUSSOLINI

 Alcuni parlamentari del Pdl hanno presentato lo scorso 29 marzo un disegno di legge per abolire l’apologia del fascismo. Si tratta di un primo, importante passo avanti, che necessita però di altre coraggiose iniziative quali il rilancio del Ku Klux Klan (si era parlato in passato di incentivi e della possibilità di rottamare negri e cinesi, ma poi non se n’è fatto nulla), la detrazione fiscale delle spese sostenute per manifestazioni e sagre liberamente ispirate alla Gestapo, la rivalutazione del cannibalismo come dieta bi-lanciata e l’inserimento nel nostro campionato di calcio di serie A di una squadra che rappresenti il Cartello di Medellin. Per quanto riguarda invece l’entrata in Confindustria da parte della Mafia, una delle poche aziende italiane con il fatturato in attivo, bisognerà probabilmente attendere ancora qualche mese. Addirittura il Presidente del Senato Schifani, uno abituato a vedersi girare intorno La Russa e Gasparri, s’è detto “esterrefatto”. Ci sembra giusto riconoscere i meriti a chi li ha, ecco quindi i nomi dei valenti parlamentari:
Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totano (Pdl) e Egidio Digilio (Fli). Evviva.




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